Raccolta di NOTE PER COMUNICATI STAMPA su"PAFLASMÒS,-viaggio nell'anima della Grecia- " di CESARE PADOVANI, edizione Diabasis

 

(Primo premio "Opera edita" per il Premio Città di Cattolica 2010. Premiato sabato 24 Aprile al Teatro della Regina di Cattolica -RN-)

Tradotto in greco, è stato presentato a maggio 2013 ad Atene dell'editore Konstantàras.

 

 

Alle soglie dei miei settant’anni, ho voluto dar ordine a queste note di viaggio, raccolte nel corso di un ventennio, durante i miei soggiorni estivi in Grecia. Si tratta di una “rapsodia” di luoghi della grecità, riunita in dodici capitoli, che possono essere considerati come racconti autonomi,tenuti insieme dalla poetica dell’interrogare persone, cose, avvenimenti, e dell’interrogarmi. Ogni capitolo è preceduto da una breve sosta, dedicata ad un poeta, ad un filosofo, oppure ad un’epoca del pensiero remoto o recente,dal cui spirito viene tinteggiato il sottofondo dell’intero episodio.

In questa mia avventura “acustica” (paflasmòs, infatti, è il rumore dell’onda che s’infrange sulla battigia), mutuando un aforisma di Heidegger ho inteso scrivere per capire e, appunto in virtù di questa disponibilità, essere più greco dei greci: ho cercato di ricucire ogni incontro (isole, cimeli, paesaggi, figure umane, cibi, naufragi, evocazioni mitologiche, personaggi) con il filo del mio vissuto, spesso indagando sui perché delle cose e dell’esistere, mentre “inciampavo” su scorie di un mondo che va seppellendo la sua stessa identità.

Inevitabilmente, e quasi senz’accorgermene, la mia scrittura spesso ha preso il sopravvento “costringendomi” a narrare stati d’animo che mai mi si sarebbero rivelati. Sicché, anche un fenomeno semplice, quotidiano, anche scaduto nel mare delle nostre ovvietà (un tramonto, il vento che solleva la sabbia, la luna, l’ombra di una colonna, lo sciabordio dell’onda...), mi faceva da specchio: scorgendovi riflessi reificati dei mieipensieri, tracce del mio vissuto, sapori della mia esistenza. Ecco allora che posso affermare quanto questo mio modo di viaggiare abbia trovato il suo senso nelle trasfigurazioni cui ho dato vita: ogni “passo” ha aperto un dialogo con qualcosa e con qualcuno che, più che esistere, avrebbe saputo esistere, perché in ogni cosa – volto, memoria, mito, bocca dialogante... – io mi riflettevo; e credo che parecchi che mi leggeranno potrebbero riconoscere tra questi sentieri qualche propria esperienza, magari latente, silenziosa, non sempre venuta alla luce. Penso, allora, che lungo questi miei camminamenti anche gli sbalzi di stile, le impennate dovute alle suggestioni e le calme acque delle descrizioni, possano far parte di questo mio procedere, spesso senza essere auriga del carro della mia narrazione.

 

 

Per contattare l’Autore: Cesare Padovani, e-mail: cesarepadovani@libero.it

CESARE PADOVANI (1938). Sostiene di avere radici culturali greche, anche se risulta Veneto per l'anagrafe, e da oltre mezzo secolo vive a Rimini, dove ha insegnato Lettere alle Superiori.

Si è laureato a Bologna con una tesi sulla Poetica di P.P.Pasolini, amico con cui ha avuto  corrispondenza epistolare.

E' anche stato incaricato alle Università di Urbino e di Padova, producendo saggi e pubblicazioni di vario interesse. Tra le piùsignificative, La speranza handicappata (1974), Handicap e sesso:omissis (1982), e di recente A partire da Ippocrate (2000). Conduce parecchi seminari e conferenze sull'attualità dei miti.

Paflasmòs, viaggio nell'anima della Grecia (ed. Diabasis): attraverso incontri, luoghi, personaggi e figure mitologiche evocate nell'attualità, ecco una fresca rapsodia che, per 12 racconti, ricuce il filo del vissuto dell'autore, continuamente alla ricerca di sé, delle ragioni dell'esistere, e alla scoperta dell'insolito...     Una immersione tra profumi, sapori, saperi, e liriche sonorità di una Terra Madre sempre presente, silenziosa: per accorgersi del suo nutrimento “occorre essere più greci dei greci”.

 

 

Chi è Cesare Padovani   (biografia estesa)

E' nato a Nogara nella Bassa Veronese nel 1938, ora vive a Rimini dal 1967. Si è laureato in lettere e filosofia a Bologna (1965) con una tesi in Estetica sulla Poetica di Pier Paolo Pasolini, presso la cattedra di Luciano Anceschi-Barilli.  E’ stato insegnante di lettere alle scuole medie di Gazzo Veronese (‘65/’67) e alle superiori di Rimini (‘68/’82); ha quindi ottenuto, nel frattempo, due incarichi: all’Università di Urbino (‘71/’73) dove è stato docente di sociologia del linguaggio; e nel biennio ‘78/’80 in qualità di assistente alla facoltà di Psicologia dell’Università di Padova.

Nel 1964 ha vinto il primo premio Triveneto di Poesia Dialettale con La dea Kalì, pubblicata su "Vita Veronese". Amico di Pier Paolo Pasolini, ha tenuto con il poeta una lunga corrispondenza tra il '54 e il '66 (ora pubblicata, in parte, da Einaudi) .

Ha conosciuto Maria Giovanna Milani, sua collega, nel '66. Nel '70 si sono sposati, e tuttora vivono a Rimini, collaborando in varie iniziative.

Ha pubblicato parecchie opere tra cui: La speranza handicappata (Guaraldi 1974), Handicap e sesso: omissis (Bertani 1978), Lo psicologo scalzo, con Giovanni Jervis, Ivano Spano (CLEUP, 1979), Bruca tu che bruco anch’io (Aiep 1986). Suoi contributi figurano in testi di autori vari, tra cui La scuola maggiorenne (Sansoni ed.1982), e in riviste specialistiche, tra cui “Psicoterapia e Scienze Umane” (Angeli ed.). Ha dato molti contributi scrivendo su “Accaparlante” (CDH Bologna, per la ed.Erickson).

Tra il 1987 e il 1999 è stato vicedirettore di “Trim” organo del Dipartimento Cultura della Repubblica di San Marino. E’ stato fondatore e direttore della rivista di cultura ambientale della provincia di Rimini “Scarabeo”. Nell’ultimo ventennio ha pubblicato: il Cittabolario, un vocabolario della città (AMIA ‘98), Chi amia brucia (AMIA ‘99), e con M.Giovanna Milani Aforismi visivi (Aiep 2000) e Facce di marmo (Aiep 2001). I testi più recenti sono: A partire da Ippocrate, dizionario minimo sull’arte del medico (Aiep, 2002); Paflasmòs, un percorso rapsodico attraverso paesaggi dell'anima greca, (editore Diabasis, 2010, giunto alla seconda edizione, che ha ottenuto il Premio della Giuria “Pegasus” di Riccione). Paflasmòs, ora tradotto in greco moderno, sta per uscire dall'editore Konstantàras di Atene.

Dal 1978 al 1999 è stato consulente culturale del Dicastero Cultura di San Marino, collaborando alla nascita dell’attuale Università degli Studi, promuovendo eventi quali ESTATE 2, PROVOC’ARTE, e dando vita, assieme a Maria Giovanna Milani, al Centro Sociale di Dogana, dove ha operato in qualità di promotore di iniziative e come “guida metodologica” ai laureandi per le tesi. Inoltre è stato coordinatore nel biennio ‘80/’82 degli operatori sociosanitari dell’assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Rimini per iniziative a favore degli anziani e degli handicappati, fra le quali ESSERE O PRODURRE.

In campo artistico, ha prodotto parecchie opere di pittura, disegno e grafica, esposte in mostre collettive e personali. Per la sua personale nel 1983 alla “Galleria dell’Immagine” di Rimini, ha pubblicato il catalogo Autobiograffiata. (ediz. del Comune di Rimini). Ora, quest'ultima opera - ampliata e introdotta da Vittorio D'Augusta - è uscita per l'editore di MusicArTerapia dell'Università Popolare di Roma, diretta da Gino Stefani (2010). Da sei anni è relatore al Corso Nazionale di Formazione sulla Globalità del Linguaggio, metodo ideato da Stefania Guerra Lisi, che si svolge ogni ottobre a Riccione.

Ha collaborato ad alcuni periodici locali e nazionali, tra i quali “Chiamami Città”, “Corriere Romagna”, “Repubblica”, “la Voce”; e nel 2009 sono apparsi due interventi su “Graphie” (ed. il Vicolo).

Per parecchi anni è stato “formatore” di docenti, ed ha tenuto corsi d’aggiornamento sia privatamente sia per incarico del Ministero, dell’IRSAE e del Provveditorato agli studi di Rimini, e dell’Università di San Marino. E’ relatore a conferenze, corsi d’approfondimento e seminari di linguistica, teoria dell’immagine, retorica, mitologia..., e per un ventennio ha seguito i laureandi nella costruzione della tesi (tra il 1999 e il 2001 questa attività è stata svolta come servizio pubblico per conto della Provincia di Rimini). Nell’agosto 2004 ha steso il testo teatrale Filottète in Galilea, che è stato rappresentato in San Giovanni in Galilea. Per l'editore il Vicolo è uscito Farfalle Aforismi / Inchiostri Crisalidi, 70 miti rivisitati alla luce dell'attualità, assieme a 70 disegni di Vittorio D'Augusta.

Ora sta lavorando per dare alla luce una raccolta di racconti.

 

 

 

CESARE E GIOVANNA (biografia minima)

Da quaranta tre anni insieme, ne hanno fatte di cotte e di crude.

Hanno insegnato, scritto, dipinto, fotografato e, soprattutto, viaggiato.

Complici in parecchie marachelle culturali, hanno saputo vivere intensamente varie epoche d'espressione artistica, lasciando in parecchi cuori i segni (forti, o dolci, o ironici, ma sempre di fermo impegno) del loro passaggio. Ora, nella loro “terza età”, non si possono considerare “pensionati” perché hanno ancora un sogno: ma, per pudore, è meglio non rivelarlo.