20 gennaio 2011: questa volta Paflasmos ha agito solo portato dal cuore degli affetti familiari, senza progettare la proiezione esterna degli eventi.

E'successiva la consapevolezza dell'importanza dell'evento cui ha dato origine e del valore ad esso intrinseco.

Santa Lucia, generosa, ha portato in dono un test positivo di una gravidanza desiderata: quella di nostra figlia.

Commozione, eccitazione, incredulità, sorpresa, (per alcuni addirittura disappunto) sono parte delle svariate emozioni che hanno accolto la notizia e io e Gabriele, come futuri nonni

felici, abbiamo pensato e voluto che la nostra gioia, il nostro entusiasmo contagiassero tutti.

Ed è questo il motivo per cui, ora, mi nasce spontaneo il desiderio di condividere anche con il mio pubblico questo momento.

Con la complicità di amici nostri, di nostra figlia e del suo compagno, abbiamo lavorato numerosi alla realizzazione di un festa a sorpresa dedicata interamente al nascituro.

Così, la sera del 20 gennaio, in un rinomato locale di musica

dal vivo della zona di Verona, sono apparsi musicisti, tutine per bebè, fiori profumati, e travestimenti per invecchiare i

futuri nonni, accolti dalla seguente premessa:

"Io e Gabriele abbiamo desiderato realizzare questa festa per Dorothy e Marco, ma soprattutto per il loro bimbo in arrivo, con tutti voi per diversi motivi:

Innanzitutto perché crediamo che un bimbo che arriva, una nuova vita che si affaccia sul mondo, vada sempre e comunque festeggiata e che i genitori sappiano da subito che la loro gioia appartiene a tutti quelli che vogliono loro bene e che non saranno mai soli.

E poi crediamo che un bimbo sia un dono talmente grande che in un certo senso ci riguarda tutti: abbiamo tutti il privilegio e il dovere di cercare di agire sempre al meglio affinché i piccoli siano protetti e trovino un mondo un po’ migliore di quanto non l’abbiamo trovato noi!

Inoltre pensiamo che la felicità, specie di questi tempi, sia un bene prezioso e piuttosto raro: noi crediamo che sia giusto condividerlo, perché condividere felicità fa stare meglio tutti e non rende la nostra felicità famigliare meno grande, anzi!

E poi ci piacerebbe dare il via, con questa festa, a una sorta di nuova tradizione per dimostrare l’entusiasmo e la partecipazione che la Vita merita : quindi, chi stasera è presente e si metterà all'opera dopo Dorothy e Marco, prenda pure spunto e faccia serenamente altrettanto!

E ultimo, ma non ultimo -come si dice!- credo sia importante per un bambino, quando riguarderà la sua storia, le sue foto, quando vorrà sapere di sé e delle sue origini, poter trovare tra i ricordi di mamma e papà qualcosa che testimoni quanto, già da subito, fosse importante nella loro vita e tra chi vuole loro bene: credo che a ciascuno di noi avrebbe fatto piacere sapere di essere sempre stato amato... senza dover dimostrare nulla, senza essere bello o brutto, maschio o femmina, ma amato solo per il fatto di esistere !

Buona festa a tutti e rock'n'roll !!!"


Mentre leggevo queste righe, sul palco con gli altri due nonni

al mio fianco e i nostri figli storditi eccitati e sorpresi, due eccellenti complici travestivano da nonno iconografico il mio inconsapevole compagno, e provvedevano a passare a me i

miei accessori da vecchiotta, mentre anche la mia voce si adattava al nuovo personaggio, tra l'ilarità dei presenti e lo sconcerto sorridente di Gabriele.

Si sono alternati sul palco, oltre a nostra figlia , cantante, e

al suo ragazzo, bassista, svariati musicisti che li hanno fatti cantare e suonare in allegria, sono state predisposte canzoni specifiche da interpretare in modo del tutto estemporaneo sul tema della maternità, si sono avvicendate persone vicine che sono da sempre nelle nostre vite o che da poco sono entrate

in modo quasi prepotente.

Daniela Serafin, maestra di canto di Dorothy, sul palco con noi e con la propria figlia, ci ha raccontato di Dorothy piccina, la prima volta che ha affrontato un pubblico, ha scherzato sul futuro, sui doveri che un bimbo impone e sulle probabili capacità/incapacità dei nuovi genitori.

Martina, cara amica impossibilitata a raggiungerci, ha fatto sì che si suonasse una canzone (Per la vita che verrà) accompagnata dalla seguente delicata dedica:

"E’ una canzone diversa da quelle che solitamente ascoltiamo e apprezziamo.

Magari non vi sarà piaciuta la musica perché appunto così particolare...ma quello che mi importa è che vi faccia sentire bene quello che dice:

potrebbe essere una semplice canzone d'amore, che narra di due persone che incontratesi hanno deciso che il loro amore sarebbe stato il mezzo per andare avanti e "per tutta la vita che verrà" stare assieme; io la prendo da un altro punto di vista, io credo che il nucleo centrale della canzone e la sua bellezza stia nel terzo soggetto non detto (o perlomeno non esplicitamente) cioè "la vita che verrà", il futuro, una vita, un affetto (non saprei come altro definire) esterna a voi dal punto di vista fisico ma che sarà così profondamente radicata da rendervi ancora più uniti e unici.

Apprezzo particolarmente il fatto di dare rilievo alle diversità che vi compongono e lo scoprire giorno per giorno che rendono forti...ma sopratutto il fatto che queste particolarità e punti di scontro vi renderà coscienti che anche "la vita che verrà" non vi sarà uguale e che quindi avrà bisogno di volontà e libertà.

Ma nel cuore c'è già tutta la conoscenza, adesso bisogna solo che viviate giorno per giorno quello che vi si presenterà.

Non sarete mai soli.

Con tanto affetto (e rammarico di non esserci) Tina

p.s. mi auguro solo di non essere stata troppo melensa, o chissà che altro. Quindi chiuderò con un bel LONG LIVE ROCK'N'ROLL così ritorniamo al solito registro :D"

La pasticceria Gragnato ha contribuito realizzando la torta

di cui potete vedere la foto, ma della quale, sfortunatamente, non potete apprezzare la delicatezza e la bontà.

Tra canti, battute, allegria e risate, ospiti speciali della

serata, testimoni della forza della vita e dell'amore, una

coppia, altrettanto giovane, col proprio meraviglioso

bambino: non preoccupatevi, il locale dispone di due sale e hanno seguito il tutto restando in disparte!

Le persone che non hanno potuto unirsi fisicamente a noi,

non hanno mancato di esserci con pensieri portati da altri o

con sms spediti sul tardi...

La gioia ha toccato tutti i presenti.

Persone tra loro lontane hanno saputo raccogliere il senso

della serata e aprirsi a nuove occasioni di incontro.

Qualcuno ha pensato che forse è arrivato anche per loro il momento di fare un bimbo.

Il futuro, o meglio la Vita!, ha vinto la partita lasciando su

tutti i visi un raggio di luce e di fiducia in più...

Aprirci alla Vita, incontrare l' "altro", essere partecipi coscienti nel tessuto del futuro, sono stimoli impagabili per dar senso alla nostra stessa vita e sono alla portata di tutti noi.

Ed è questo l'augurio che faccio anche a voi che avete

avuto la pazienza di leggermi: sappiate dare valore alla

Vita, in tutte le sue manifestazioni, in ogni singolo momento!