Jethro Tull a Piazzola Sul Brenta 16 luglio 2010

 

 

...sarà ancora leggiadro come un tempo? Si muoverà ancora con quei movimenti che sembrano quasi controllati da un elastico? Avrà ancora l’aria di chi fa qualunque cosa senza mai dar segno di sforzo o fatica?

 

 

 

Che dire di questo concerto?

 

Un gruppo storico, grandioso, del quale ricordo la voluttà musicale che ti fa sentire l’anima fluttuante come un’alga sbattuta dai capricci dell’umore di un fiume, in tutte le sue forme: morbido e avvolgente nel suono quasi ipnotico quando predominano flauto e tastiera, in altri passaggi vorticoso , alternato a rapide... Ian Anderson e i suoi ti prendono e ti portano via così, lasciandoti dentro sensazioni piene, liquide e “dense”...

 

Ricordo le danze di un folletto col flauto -ora un po’ ingrassato- che avrei tanto voluto rivedere: sarà ancora leggiadro come un tempo? Si muoverà ancora con quei movimenti che sembrano quasi controllati da un elastico? Avrà ancora l’aria di chi fa qualunque cosa senza mai dar segno di sforzo o fatica?

 

Purtroppo questi interrogativi me li sono riportati a casa tutti, visto che alla stampa non è stata destinata alcuna platea d’onore, anzi!

 

Posti in piedi: nulla da eccepire. Ma quei posti erano così distanti dal palco (sul quale non compariva alcun maxischermo) che i miei occhi hanno potuto registrare soltanto un insieme di luci proiettate su un fondale scuro e le mie orecchie hanno potuto portare a casa un suono così lieve che non è stato in grado di attraversare una sola delle mie cellule!

 

Per il pubblico pagante non so quanto possa essere andata meglio: le seggiole erano disposte in un numero esagerato di file (ma le utili tribune presenti lo scorso anno che fine hanno fatto?) e nel bel mezzo campeggiavano uno stand della birra a ridosso di un baldacchino per il service fonico/luci grande quasi un terzo dell’intero palco...

 

Nulla mi impedirà di portare nel cuore la voce e il mirabolante flauto di Ian e nulla mi toglierà il piacere di riascoltarlo con il resto del suo gruppo tutte le volte che vorrò: di certo rimango rammaricata da questa occasione praticamente perduta e dal pessimo servizio reso al nostro ascoltatore (anche per lui posti in piedi, alla nostra medesima distanza) che ha vinto gli ingressi...