Si potrebbe riassumere il tema della serata affermando che a Quixadà Cinzia Favalli ha incontrato bambini e giovani che vivevano una situazione particolarmente difficile e si è impegnata ad aiutarli costituendo un ONLUS attraverso la quale raccogliere fondi da investire a loro favore, ma sono certa che noi, fortunati nonostante le nostre frequenti lamentele, non riusciamo nemmeno ad immaginare cosa possa servire laggiù e cosa Cinzia e i suoi collaboratori, tra i quali stasera è presente Teresa, abbiano già realizzato e stiano progettando attualmente, e per questo desidero raccontarvi “Grao de mostarda”, nata da un sogno: quello di superare la segregazione sociale di bambini e adolescenti nella comunità abitazionale Final Feliz.
Nel 2004 , dopo altre visite, arrivò nella comunità di Campo Velho di Quixadà Cinzia Favalli che, intuito lo stato delle cose, sentì l’esigenza di adoperarsi per ridurre la sofferenza di quei ragazzi e per permettere loro di concedersi l’opportunità di avere un futuro “possibile”.
Insieme ad altri due amici valutò che la prima cosa da fare era creare uno spazio che accogliesse questi ragazzi e bambini : comprarono così, a loro spese, la prima casa che ristrutturarono con l’aiuto dei ragazzi più grandi e di altri adulti e nacque così la comunità di Grao de mostarda , cioè granello di senape.
Successivamente l’associazione viene legalmente riconosciuta come ONG e dà il via ad un corso di fabbricazione di candele per permettere ai ragazzi più grandi di avere qualche possibilità lavorativa , mentre inizia ad accogliere i più piccoli in una sorta di area di gioco protetta.
Il progetto si amplia ulteriormente, una volta compreso che la forte evasione scolastica è essenzialmente frutto di una carenza di apprendimento basilare: la scrittura e la lettura: viene realizzato un appoggio didattico-pedagogico sostenuto da volontari che si evolve in seguito anche con la danza, il teatro, la pittura su stoffa, la lavorazione del gesso e con lezioni di informatica di base e di internet.
Dall’Italia Cinzia Favalli con Teresa e altre colleghe e amiche, istituisce una ONLUS, creando un ponte di solidarietà tra l’Italia e Quixadà, riuscendo a portare risorse economiche finalizzate in parte all’acquisto di beni strumentali utili all’avviamento di un piccolo commercio per l’autosostegno , e in parte all’acquisto di una seconda casa che, con le debite modifiche, fosse collegabile alla precedente al fine di ampliare gli spazi di accoglienza e di conseguenza il numero di attività usufruibili, tra cui il corso di chitarra, di danza classica e di strada e gli scacchi..
Attraverso la costanza, la presenza, la presentazione del progetto già realizzato presso diversi enti sociali, Grao de mostarda ha ottenuto riconoscimenti ufficiali e credibilità.
E la storia continua... collaborano studenti universitari di formazione pedagogica, entra in campo un’associazione ambientalista locale per far conoscere alle famiglie la flora e la fauna, ma soprattutto per indirizzarle ad un nuovo approccio della vita anche promuovendo il riutilizzo dei materiali e insegnando a coltivare frutta e ortaggi per il proprio fabbisogno, si stilano programmi congiunti e mirati con gli insegnanti delle scuole pubbliche frequentate dai ragazzi dell’associazione che nel frattempo è diventata anche punto base e d’appoggio per le famiglie in difficoltà...
Tra i vari obiettivi, si è già realizzato quello della produzione artigianale, quello della disponibilità dell’acqua potabile attraverso filtri depurativi dell’acqua piovana, quello di un miglioramento degli arredi interni necessari e quello dell’acquisto di altri due spazi...
Come potete intuire, tutto questo non è stato realizzato con una bacchetta magica, anche se personalmente definisco spesso Cinzia come una fata, ma è costato tempo, fatica e grande impegno anche economico; inoltre, più gli spazi si ampliano, più bambini e adolescenti possono essere accolti nella comunità. E arrivano.
Non è da sottovalutare nemmeno l’aspetto alimentare: presso l’associazione viene garantito almeno un pasto sano e completo al giorno, e nei casi in cui i bambini abbiano bisogno di cure mediche specialistiche, ancora una volta i volontari si muovono per trovare le soluzioni migliori .
Dice Cinzia Favalli: “Questi bambini, che inizialmente erano una cinquantina, ora sono già 150 e perchè quel primo seme gettato nel 2004 possa continuare a crescere, è necessario il nutrimento per le sue radici, e gli artisti di questa sera sono, insieme a tutti coloro che in questi anni ci sono stati vicini e ci hanno aiutato, il nostro nutrimento.
Voi, Noi, Loro: tre anelli di una catena. Nessun anello può mancare!
Quindi, solo grazie a questa collaborazione lo spettacolo è possibile e solo grazie a queste collaborazioni l'associazione può continuare a camminare e dare frutto. I frutti, poi, sono in Brasile! Lontani ma... vicini!
E in questa serata, attraverso internet, riusciamo anche ad essere concretamente vicini: noi e loro!
Una serata di aiuto reciproco e di comunione d'intenti!”
Ed è proprio per continuare a dare il suo sostegno a questi ragazzi e a quelli che verranno che Cinzia Favalli si adopera per incontrare altre persone meravigliose che credono nel suo progetto e che mettono a disposizione, in serate come questa, la loro arte e la loro professionalità per poter offrire , attraverso il vostro contributo, il maggior sostegno economico possibile.
Sono qui stasera per testimoniare la loro solidarietà quattro forze operanti nel settore dell'arte: il BabyCoro , Melòs Ide , il Coro Stella Alpina , e, nella persona di Elena Furio Paflasmos - il lato Umano della salute.
Un collegamento estemporaneo attraverso Skype ci permette stasera di unirci visivamente per qualche minuto con Grao de Mostarda e far sì che i Piccoli possano cantare reciprocamente in diretta, gli uni per gli altri.
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Concludiamo la serata con un sentito grazie ai nostri artisti, alla vostra presenza e al sostegno offerto anche dalla scuola elementare Rosati presso la quale Cinzia insegna .
Non posso non ringraziare i tecnici: Francesca per il suono e Francesco per le luci, ruoli “invisibili” ma senza i quali non c’è spettacolo che possa prender vita!
Vi ricordo che è possibile sostenere Grao de Mostarda attraverso altre modalità che troverete per esteso sul sito www.graodemostarda.org quali il 5 per mille, le adozioni a distanza, le donazioni su conto corrente, le ordinazioni di partecipazioni e bomboniere, o chiedendo direttamente a Cinzia Favalli o a Teresa, Rita, Laura, e partecipando anche al prossimo incontro che si terrà il pomeriggio dell’8 maggio presso "La genovesa": Grao de Mostarda, la Genovesa Cooperativa Sociale, il Babycoro e il cantastorie Marco Padovani uniti per un pomeriggio dedicato ai bambini!