Frana nelle viscere
Ci sono cose piccole. Piccole piccole.
Piccole e lievi come il suono della pioggia dietro i vetri.
Sembrano, a volte, come quelle frane, possenti e fragorose, che si
propagano nel ventre della terra... iniziando con lo sgretolarsi
centripeto di un piccolo ciottolo, di un ciottolo pic-co-lis-si-mo.
Non sembrava portare con sé un carico così greve l’ingenua
distanza che finestre ben strutturate mettevano tra me e il suono
reso quasi impercettibile dello scrosciare della pioggia. Eppure.
Eppure... Eppure, seguendo poco a poco quei ciottoli centripeti,
accelerati, vorticosi, numerosi, crescenti e in crescendo.......proprio
come nelle grotte segrete della terra, là dove avvengono rovinose e
prepotenti trasformazioni, creazioni di inattese e attonite voragini
non viste, proprio come nelle grotte, dicevo...s’è squarciato il velo.
Ogni sasso. Ogni frammento. Ogni boato.
O-gni-par-te. Tut-to...era...immagine...temporanea...e già
in...caduta...di.
Di promesse mai mantenute. Una dopo l’altra. Una dietro l’altra.
Rotolanti l’una sull’altra, quasi a non dare il tempo, no!, nemmeno
per riconoscere l’istante...
Rilasso la schiena, che era rimasta tesa e contratta nell’inseguire
l’immagine e trasporla in parola, e penso che voglio vedere e
guardare, e anche rivedere le conclusioni che sembrano già tratte.
Dicevo: era solo il rumore ESTROMESSO della pioggia.
La casa: SI-GIL-LA-TA.