Una nuova puntata, cari Pirati di Radio e di Terra, la 45a! Una puntata il cui titolo è...
“il dono della e”, quella e che fa si che io e Gabriele e Luca e dj Pilo, insieme, sulle rotte
del Dalse e di Filippo - che ringrazio uno per uno! - siamo con voi anche questa
settimana.
Oggi, dove vi porterò con il mio bordeggio? Da dove partiremo, ma soprattutto, dove
approderemo tra racconti, riflessioni e considerazioni?
Salite a bordo, aprite il cuore e lasciate alla deriva i pregiudizi...
Ieri è partita per un’altra dimensione una cara e preziosa Amica, Anna.
Non lasciatevi spaventare dall’incipit di questa puntata, sono pur sempre eli the worst, il
vostro Bastiàn Contrario. Credete davvero che in un frangente del genere possa tradire la
mia tendenza a ribaltare lo sguardo comune sulla Vita e sulle sue manifestazioni?
Dicevo, Anna ha lasciato questa dimensione intessendo e creando e manifestando e
realizzando con il suo semplice esserci una realtà meravigliosa che sarà per noi che le
eravamo vicini, ma spero anche per voi che mi ascoltate, un’eredità magnifica da far
crescere come un’onda dirompente e potente che arrivi a toccare le spiagge e gli scogli
del cuore di ogni essere che si definisca Umano.
In breve, la storia nella sua parte ahimè più comune a troppa sofferente umanità, è quella
del greve e doloroso percorso che intraprende chi viene colpito da un tumore cattivo e
invincibile, con tutte le altalene di speranze e scoraggiamenti, di sollievo e di dolore e che
non intendo proprio scandagliare, sia nel rispetto di chi è colpito da questo male, sia
perché non è l’approdo della puntata di oggi, sia perché non è mio interesse né scopo
rattristarvi.
Dicevo, stare accanto ad Anna, che per altro conoscevo da un tempo discretamente
breve, è stata semplicemente un’esperienza straordinaria, straordinaria per molti aspetti:
mi è stato aperto uno spazio impensato al suo fianco: ho sentito la grande responsabilità e
l’onore ricevuto di accompagnarla fianco a fianco in questa esperienza che, quando sarà
nostra, sarà comunque unica, irripetibile e senza prove generali. Non posso negare il mio
timore di non essere all’altezza, di sbagliare, di arrivare a un punto in cui avrei potuto
desiderare di scappare via. Ma il pensiero di Anna, una donna forte e autosufficiente,
montanara nel cuore, sola suo malgrado per i disegni imperscrutabili della Vita, ha fatto sì
che essere al suo fianco nel periodo più difficile e sconosciuto della sua Vita mi facesse
superare con coraggio, con gioia e senza fatica tutti gli scogli che il mio tranquillo egoismo
e desiderio di una quotidianità ovattata e senza imprevisti particolari cercavano di mettere
sul nostro cammino.
Chiacchierando e filosofeggiando con leggerezza liberatoria sui dubbi e sulle presunte
verità legate alla Morte, permettendoci di conoscere le rispettive visioni, accoglievamo