Ma che emozione!!!
Non sto scherzando! Capiamoci, cari Pirati di Radio e di Terra... Ho l’onore, il piacere, la
gioia, il compito, la responsabilità di portarvi in bordeggio con me proprio con la primissima
occasione di stare insieme! Lunedì, giorno in cui vi invito a stare in compagnia con me per
l’ascolto della NUOVA puntata, giorno che suggella l’inizio di una nuova settimana, che ,
questa volta, suggella anche l’inizio di un nuovo anno con tutto il suo carico di aspettative
e negazioni...
Una puntata che più delle altre deve arrivare al vostro cuore, al vostro sentire, al nostro
incedere (e incidere!!) verso il futuro...
Oggi, dove vi porterò con il mio bordeggio? Da dove partiremo, ma soprattutto, dove
approderemo tra racconti, riflessioni e considerazioni?
Salite a bordo, aprite il cuore e lasciate alla deriva i pregiudizi...
Cos’è il futuro?
Me lo sono chiesta molte volte, ma, da quando ho compreso profondamente quanto
ciascuno di noi sia oggettivamente parte di quel che si crea, mi è chiaro che il futuro altro
non è che lo sviluppo del presente...
Concettualmente è semplice: non può esistere nessuna foresta nei domani che verranno,
se in un precedente presente non sono stati messi a dimora i semi degli alberi stessi che
desideriamo abbracciare.
Credo che in questo ci sia tutto: tutto ciò che in questo momento racchiude e sintetizza la
mia concezione della Vita, per altro e per fortuna in costante divenire, esattamente come
si conviene ad ogni aspetto della Vita e dei suoi fenomeni!
Quindi? Quindi questa puntata è importantissima. Importantissima - del resto come ogni
altra - perché è la madre e il padre di un futuro che potrà esistere solo perché oggi io vi sto
dicendo le cose che dico e voi le state ascoltando.
No, non preoccupatevi, non ho alcun complesso di onnipotenza o desiderio di
prevaricazione, semplicemente mi è diventata così straordinariamente chiara l’importanza
del momento presente che sento l’impellenza di condividere con voi questo principio
creativo che tutti utilizziamo costantemente, troppe volte inconsapevolmente...
In realtà non saprei dirvi se quello che conta è proprio l’istante che succede all’istante
appena trascorso, che succede a quello ancora precedente...anche perché non mi è
chiaro quanto duri in realtà un istante. Ma sto imparando che avere costantemente le
antenne e i sensi attenti, sintonizzati su quanto ci circonda, soprattutto sulle sfumature e
sulle note più impercettibili è una gran buona partenza perché ci permette di acquisire un
gran numero di informazioni su quella che è la nostra unica e irripetibile relazione con tutto
ciò che compone il nostro mondo esterno.
Allo stesso tempo, ci permette di creare uno spazio interiore sempre più ricco di capacità
intuitive, di modelli simili ma specifici cui attingere, di sorprendenti e nuovi modi di reagire
agli eventi, anche ai “soliti” eventi...
Ma quello che secondo me è la chiave di volta, intesa come attimo presente che genera -
e non scelgo a caso questo verbo - il futuro, è il momento dell’azione.
Ma cosa vuol dire “agire”? Agire... è la manifestazione di una decisione: che sia quella
banale della scelta dell’abito che indosserò oggi, o quella professionale, o quella di avere
un figlio. Ma ricordatevi sempre e sempre e sempre che anche decidere di NON agire è
un’azione, e anche questa pausa, questo respiro, questo vuoto, questo spazio, questa
discontinuità, questa vertigine...sarà elemento creativo del futuro...
Sarò strana, ma parlarvi di questo argomento, è quasi elettrizzante, eccitante!!
Dicevo che non a caso ho scelto il verbo “generare”: come descrivere il concepimento, se
non come l’attimo preciso, unico in cui quella specifica, unica e irripetibile vita ha origine?
E non è in quella stessa origine che è già concentrato, in modo così pregno e denso da
paragonarsi a quello di un buco nero, tutto il potenziale futuro di quella Vita?
Non è straordinario e immenso, l’attimo presente, se lo visualizziamo in questo suo
straordinario divenire?
E non è il presente stesso, la somma di ogni singolo presente ormai trascorso e inglobato
nel grande mare che chiamiamo “passato”?
Quindi, cos’altro siamo noi e le nostre Vite se non la somma di attimi presenti sedimentati
l’uno sull’altro, innumerevoli attimi di futuro, diventati un susseguirsi di attimi presenti, di
attimi passati?
E come possiamo pensare che il nostro futuro abbia una direzione se non cogliamo il
potenziale di questo presente?
Davvero credete che solo le grandi cose possano dare un segno a quello che sarà il futuro
di ciascuno di noi, o della nostra epoca se ci osserviamo in modo collettivo?
Mi perdoni, Luca, se sfioro i confini del suo impeccabile Topos in Fabula e vi invito a
guardare con lo sguardo della memoria una delle più famose trilogie del cinema: “Ritorno
al futuro”
Ricordate di quanta enfasi era caricata la necessità che nulla venisse mutato per non
ritornare si in futuri possibili, ma diversi da quello originario di partenza?
Un bacio sbagliato, una canzone anticipata di una generazione, un almanacco sportivo, un
fulmine non colto e tutto quello che avrebbe dovuto essere dopo non avrebbe più avuto
modo di esistere.
Ecco perché questa puntata che apre l’Anno Nuovo mi fa sentire come se vi stessi
fisicamente portando un dono tanto prezioso, quanto pesante, perché è questo che è la
responsabilità: una pesante porta da aprire per essere davvero liberi.
E questo presente, così pregno, ne è la sintesi: se io mi assumo la responsabilità del mio
agire, e quindi del mio futuro, non avrò più modo di sentirmi vittima delle circostanze e
sarò madre e padre anche della mia fortuna o della mia sfortuna.
Attenzione a non confondere responsabilità con colpa, però, come spesso accade:
riassumo dal sito “Una parola al giorno.it” : “la responsabilità è l'attitudine a rispondere, la
capacità di rispondere reagendo alla situazione della vita in cui ci si trova, la forte
inclinazione a fare la propria parte. Più del semplice peso del rapporto causa-effetto, quasi
una scelta di vita, una presa di consapevolezza cui segue immediata, limpida e sicura una
risposta d'azione - risposta che sola è il vero potere dell'uomo.”
Non vi pare davvero qualcosa che contiene un potere sconfinato?
E riprendendo in causa la foresta di cui si accennava prima, quante scelte presenti
possiamo agire con consapevolezza, fiducia e lungimiranza, senza abbatterci davanti a
possibili scoraggianti risultati immediati, se vogliamo davvero veder spuntare, crescere e
svilupparsi quegli alberi, fino a lasciarci basiti e senza fiato davanti alla loro solida e
grandiosa magnificenza?
Perché ho scelto di parlarvi proprio oggi, proprio a Capodanno di quest’argomento così
importante?
Semplice, perché è in questi giorni che ci lanciamo a petto aperto incontro all’ignoto del
futuro, è in questi giorni che si mettono a fuoco i desideri e le aspettative per i giorni che
verranno, è in questi giorni che si stilano i buoni propositi che di solito dopo tre giorni
dimentichiamo...
In ogni caso, è in questi giorni che si dà un peso diverso alla progettualità.
E diventare più consapevoli del potere che gestiamo in relazione a questa progettualità, mi
è sembrato coerente al mio consueto desiderio e impegno di guardare il mondo con uno
sguardo più Umano, agendo appunto un’azione di condivisione, di contagio, di speranza e
di impegno nella quale coinvolgervi.
Abbiamo tutti desideri per il futuro.
Se mi state ancora ascoltando dopo più di 40 puntate, significa che non sono l’unico
Bastiàn Contrario che solca le acque di questo tipo di cambiamento e che stiamo
percorrendo insieme la stessa rotta, che la nave di Radio Pirata ha incrementato il suo
bell’equipaggio di nuovi Bastiàn Contrari.
E se Capodanno è il momento per desiderare e progettare, il mio “dono”, passatemi il
termine, è proprio mettere il punto sul potenziale creativo che tutti abbiamo nella nostra
Vita, così da non augurarci un anno buono, un anno positivo, ma da decidere di creare
davvero un anno buono, un anno positivo, secondo le nostre aspettative, secondo i nostri
sogni istante dopo istante...
Non tutti i nostri desideri possono realizzarsi nell’arco di un anno: alcuni hanno tempi di
gestazione ben più lunghi, soprattutto quelli che trovano il loro terreno nel sociale o nella
politica.
Ma soprattutto per quelli, diventa estremamente importante non scordare neanche un
attimo di scegliere in ogni istante con coerenza al nostro desiderio, perché, ad esempio,
non potremo mai creare un mondo di Pace se saremo i primi a non creare armonia proprio
là dove non c’è, o un mondo senza privilegi, se saremo i primi a non rinunciarli...
Dice il mio Maestro : «Se vuoi conoscere!le cause del passato, guarda gli effetti del
presente;!se vuoi conoscere!gli effetti del futuro, guarda le cause del presente» .
E questo è il miglior suggerimento e augurio che senta di fare a me stessa e a tutti voi,
miei cari pirati di Radio e di Terra.
...e non dimenticatevi di passare a trovarci sulla nostra pagina facebook di Radio Pirata -
la Radio nella Radio, o di passare dal blogspot di Elena Furio per riascoltare o rileggere il
mio Bastiàn Contrario.
La vostra eli the worst riormeggia nella Baia dei Pirati di yastaradio.com, in attesa del
prossimo bordeggio sulle onde di Radio RCS, e augura a voi, alla ciurma e ai tre Capitani
un 2018 davvero vissuto in tutte le sue dimensioni, un 2018 da veri protagonisti delle
proprie preziosissime Vite!
oppure... dal podcast di www.radiorcs.it
NUOVA PUNTATA
Lunedì ore 19.00 yastaradio.com
ore 21.00 radio RCS
91.5 fm basso Lago di Garda
98.6 fm Bassa veronese e Lessinia
REPLICHE
Giovedì ore 11.00 su yastaradio.com
Domenica ore 23.00 su yastaradio.com