resto del Mondo: ce l’abbiamo quando diciamo una parola, quando facciamo un ritardo,
ma anche quando arriviamo in anticipo, ce l’abbiamo quando scegliamo di acquistare un
oggetto piuttosto che un altro o di bere una bibita anziché un’altra, perché - in caso
d’acquisto, appunto - la nostra scelta influenzerà il mercato, con il mercato i posti di lavoro,
con i posti di lavoro la serenità di un certo numero di famiglie e magari il numero di bimbi
che nascono, e quindi di asili che aprono e quindi di geometri comunali, capocantieri,
muratori, elettricisti, idraulici che li costruiranno fisicamente, e di commercialisti, bancari e
burocrati che seguiranno le pratiche, e di magazzinieri che prepareranno e
consegneranno i materiali, e di operai che li avranno effettivamente realizzati, all’interno di
ditte in cui ci sono altri operai, capocantieri, segretarie, commercialisti, esattori e camionisti
che consegnano carichi, e meccanici che fanno manutenzione ai macchinari e ai camion...
e ciascuna di queste persone ha vicino una cerchia di famigliari e amici a loro volta con le
loro famiglie...così come le maestre d’asilo e le bidelle che lavoreranno negli asili una volta
pronti, con i giardinieri che le aiuteranno, con gli autisti dei pullmini, e i volontari che
accompagneranno i bambini e i benzinai che faranno il pieno e i gommisti e i meccanici...
E lo stesso illimitato ventaglio di concatenazioni si estenderà negli effetti sull’ambiente, sul
consumo energetico e sulla produzione di energia, sull’uso di materi prime, sul cibo...
Non vi sto dicendo, attenzione, che noi possiamo avere il controllo sull’effetto domino che
avrà ogni nostra azione o non azione (già, anche l’assenza di azione può avere le sue
conseguenza: provate a stare fermi quando qualcuno sta brutalmente cadendo e vi sarà
assolutamente chiaro) .
Sto cercando di dirvi però che non possiamo proprio mai pensare di essere nuclei a se
stanti all’interno del Mondo, perché oggettivamente non è così!
Persino le isole che appaiono proprio solitarie a uno sguardo superficiale, in realtà non lo
sono, poiché sotto metri di acqua, comunque sono collegate al resto grazie alla crosta
terrestre.
Torno a dire, non ci è dato di compiere un’azione e conoscerne il successivo rimbalzare
come le palline del flipper da una Vita all’altra, ma è indispensabile comprendere che
nessuna nostra scelta è svincolata dalle Vite degli altri: non possiamo più dire che una
data cosa “è affar nostro”: al massimo possiamo assumerci la responsabilità di quella
particolare scelta: ma i pieni e i vuoti che la mia scelta creerà nelle Vite di chi mi è vicino,
continueranno a rimbalzare anche nelle Vite di altri, in maniera tanto più evidente e diretta
quanto più esiste un legame o una vicinanza con queste persone: ad esempio, se i miei
vicini decidono di farsi una grigliata, pur non conoscendomi, mi obbligheranno ad
andarmene da casa o a chiudermi in casa per non sentirne l’odore che per me è
stomachevole e raccapricciante...