Lo so: io sono la solita idealista romantica, per nulla attratta dal potere soprattutto
economico e quanto riporto sono le solite cose che più o meno tutti sappiamo, così come
sappiamo quali atrocità furono compiute poi nei confronti dei Nativi Americani, i Pelle
Rossa, colpevoli di difendere la propria libertà e cultura, ma soprattutto il proprio
inalienabile diritto alla Vita.
Sono quelle cose, però, che ci sembrano così lontane, così superate, così...da film!
Quei bei film western che guardavamo con le nostre nonne e madri più anziane, spesso
stando dalla parte degli Indiani...
Eppure...
Eppure, non mi sembra sia cosa così datata l’ultimo sopruso di Trump nei confronti dei
Nativi, già prigionieri nelle Riserve, con l’ingiustificabile storia degli oleodotti...
Ora, torniamo a mia zia.
Se da una papera nasce una papera e poi un’altra ancora e ancora di generazione in
generazione, se un melo produce mele e poi mele e ancora mele e dalla mela può solo
nascere un albero che produrrà mele e mele e poi mele...cosa possiamo aspettarci dai
discendenti dell’equipaggio di Colombo e dei Conquistadores???
Guardiamo all’America contemporanea: ripeto, non tutti gli Americani sono uguali, così
come non lo siamo noi Italiani, ma spesso il silenzio è complicità, è connivenza, è tacita
approvazione. Dicevo: un Paese che ha le sue più antiche radici e tradizioni nell’abuso e
nella prepotenza della conquista armata a partire appunto da Colombo e successivi -
ricordo ad esempio che la forza dell’Impero Romano stava nell’inglobare dignitosamente le
popolazioni sconfitte senza esasperarle o annientarle - che ha avuto da sempre la pretesa
di dichiararsi liberale e democratico ma ha alle spalle tradizioni di schiavitù, razzismo e
lotta violenta nei confronti di ideali diversi come ad esempio il comunismo, uno Stato che
ha esploso la bomba atomica, uno Stato che ha mandato allo sbaraglio in Vietnam i suoi
giovani per una guerra inutile e ingiustificabile - come del resto ogni guerra - e ha
abbandonato i suoi reduci distrutti; uno Stato che permette l’uso indiscriminato di armi, uno
Stato che “esporta democrazia”...ma con le armi, uno Stato che permette che si muoia di
banali infezioni se manca l’assicurazione sanitaria, uno Stato per il quale non esiste altro
dio all’infuori del denaro con il potere che lo accompagna, uno Stato in quanto emblema
del capitalismo, in prima linea con tutto ciò che concerne la strumentalizzazione di
qualunque cosa, dalla guerra e le cosiddette missioni umanitarie (che cosa c’entrino le
armi con le azioni umanitarie.....), ai prodotti alimentari avvelenati dai prodotti chimici e
dalle manipolazioni genetiche, all’abuso e alla distruzione dell’ambiente che è patrimonio
di tutti, un Paese in cui non sono previste assenze lavorative per prendersi cura dei propri
famigliari, così come non è un problema licenziare qualcuno sui due piedi, un Paese che a
mio avviso ha inventato e costruito a tavolino la guerra al terrorismo e i terroristi stessi per