Essere o non essere Madre. 7 Maggio 2007
Oggi, dove vi porterò con il mio bordeggio? Da dove partiremo, ma soprattutto, dove
approderemo tra racconti, riflessioni e considerazioni?
Salite a bordo, aprite il cuore e lasciate alla deriva i pregiudizi...
Cari Pirati di Radio e Terra, oggi ho deciso di condividere con voi una cosa
molto molto personale della mia Vita, una cosa che ho deciso di fare
diversi anni fa, una cosa di quelle che segnano per sempre la propria Vita.
La lettera, perché di questo si tratta, è stata scritta proprio allora, nel 2007,
il giorno in cui mi preparavo per questo evento.
Sono passati dieci anni. Altre cose, eventi di cui abbiamo magari già
trattato nelle puntate precedenti, potrebbero aggiungersi alle righe che
seguono, ma se avete iniziato a frequentare i miei bordeggi in modo
presente alle mie parole, dovrebbe esservi diventato via via più chiaro che
quando sottolineo qualcosa, sottolineo anche che la tal cosa non è a sé
stante, ma l’effetto più o meno manifesto, grave e evidente di uno specifico
aspetto.
Potrei dire che il tronco, i rami, le gemme, le foglie, i fiori, i frutti e i semi
sono gli effetti del seme di quello specifico albero che è stato piantato 15
anni fa, che so?, un melo.
Non mi servirà evocare quel seme o quel tronco ogni volta che nomino una
gemma di melo, o dire che la mela che ho raccolto è l’effetto manifesto più
significativo di quel seme piantato 15 anni fa, né che fiori, foglie, e rami
possono essere tra loro misurabili tra minori e maggiori: la loro natura,
sarà comunque quella del melo.
Ecco cosa intendo quando dico che spesso un male che appare piccolo -
umiliare una donna, ad esempio - o un male grande - come il femminicidio -
hanno comunque la stessa natura e radice.
Ed ecco perché dovrebbe essere sempre nostra attenzione e cura
osservare quali semi spargiamo ora per raccogliere effetti migliori sempre