E’ lo stesso atteggiamento che tutela il medico quando, a fronte di un errore tanto grave
quanto umano, anziché partecipare al dolore di chi è stato vittima del suo errore, si
nasconde dietro una liberatoria...
Lo stesso di chi si fa forte dietro a una scrivania di Equitalia, e riesce pure a guardarsi allo
specchio malgrado il proprio lavoro...
Lo stesso di chi, davanti all’impossibilità di incassare la sola e ultima rata del mutuo di un
acquirente, esercita il diritto/potere di considerare nulli tutti i precedenti pagamenti
mandandolo in rovina...
Lo stesso di chi, può permettersi di non aver fatto quello che sarebbe stato dovuto
umanamente e immediatamente per le vittime dei recenti terremoti...
Io...io non lo so, ci deve essere qualcosa di profondamente anomalo in me, devo essere
uno scherzo della Natura, una sua aberrazione se vedo in modo così chiaro, così
trasparente, così cristallino che il BUON VIVERE non è frutto delle regole, delle punizioni e
delle costrizioni che, ANZI!, avviliscono, frustrano, fanno arrabbiare, incattivire, fanno
venire ancora più voglia di reprimere gli altri per pareggiare i conti!
A me non serve il timore dei punti patente per sapere di non bere prima di guidare: so
benissimo che posso essere pericolosa per me stessa, ma anche per gli altri. Non mi
basta avere la ragione delle righe di un parcheggio, se vedo che per quanto regolare, la
mia posizione impedirebbe al proprietario dell’auto già parcheggiata di salire senza fatica,
lo so già da me che se ho un carrello pieno e la persona dopo di me ha due cose in mano
posso fare un passo indietro e cederle il mio posto alla cassa del supermercato, lo so da
me che se vedo dal medico dei bambini, malati o no che siano, e se non ho impegni
precisi, posso farli passare avanti a me...
Non mi basta avere un diritto per esercitarlo a tutti i costi, quando il mio diritto diventa in
qualche modo una violenza nei confronti di un Altro!
La leggerezza e la libertà di un diritto dovrebbe abitare anche nella possibilità di non
esercitarlo...e soprattutto di comprendere che potrebbe manifestarsi anche per noi, e non
sempre e solo per gli altri - presunti rei di inalienabile opportunismo - la necessità di
ricevere sostegno e comprensione!
Che poi non si capisce bene perché, nella situazione opposta, ossia quando qualcuno
opera una cortesia, un favore, un vantaggio non dovuto, nessuno rifiuti questa irregolarità:
dai, ditemi in quanti, davanti, che so?, alla possibilità di infiltrarsi gratis e in buona fila a un
gradito spettacolo in Arena, direbbero “No, grazie, sai: non è un mio diritto, preferisco
pagare!”, oppure se preferirebbero pagare una multa meritata nella non auspicabile ipotesi
che un funzionario si offrisse di cancellarla, o se per chissà quale via non si dovesse
rispettare la trafila per l’appuntamento della revisione, del gestore del gas, della visita