ormoni, o gli enzimi, tanto per dirne alcuni, nascano, vivano e muoiano funzionali al
sostentamento del nostro organismo.
Bene, spero di essermi spiegata in modo abbastanza esaustivo, malgrado il bordeggio
contro vento rispetto ai tempi concessi...e quindi spero che su una cosa di partenza siamo
tutti d’accordo: Madre Natura, la Vita, la Terra, la Grande Madre o come la vogliate
chiamare, non ha avuto bisogno dell’uomo né per iniziare, né per evolversi, né per
sopravvivere, così come tutti gli organismi che la formano e la abitano non hanno avuto
guida alcuna per fare altrettanto: ciascuna specie si è sempre riprodotta e per di più in un
numero di modalità varie e svariate nella forma (passando dalla cellula, ai fiori e alle piante
nelle infinite varietà, ai mammiferi, ai rettili, per i cavallucci marini, le lumache e le orate
che addirittura mutano sesso); ciascuna specie animale ha sempre riconosciuto i propri
simili, ciascuna specie si è sempre nutrita di ciò di cui aveva bisogno e che non le era
dannoso, ha sempre riconosciuto dove e come vivere, proteggendosi dalle intemperie e
convivendo in equilibrio con altre specie; gli stessi predatori non hanno mai puntato a
sterminare i gruppi predati, autogestendo le proprie “scorte alimentari”, a nessuna madre è
mai stato detto come partorire, nessun animale ha mai fatto corsi di alimentazione, di
potenziamento all’arrampicata, di edilizia, di mimetismo o di medicina.
Com’è possibile, allora, che tutto sia arrivato al 2017?
Io sto davvero impazzendo: più mi guardo intorno, più vedo cose che, perdonatemi, mi
appaiono insensate, insensatissime!
La Vita si è sviluppata sulla Terra adattandosi all’ambiente che incontrava: nessuna specie
mai, a parte l’uomo con la sua stupidità travestita da genio, ha MAI preteso di adattare
l’ambienta alle proprie necessità.
Se la teoria di Darwin è valida, la Vita si è mantenuta in essere grazie alla capacità di
adattamento che ha fatto sì che i caratteri più coerenti all’ambiente diventassero
dominanti, portando le specie ad essere sempre più forti in quello specifico ambiente pena
l’estinzione - evento naturale ma NON voluto dalla Natura -.
Così è sopravvissuto chi si è maggiormente adattato ai cambiamenti climatici, alle variabili
alimentari, ai cambiamenti di colorazione, di densità e di umidità dell’ambiente ecc ecc,
cosa che avremmo dovuto imparare a fare anche noi come Umanità, anziché assecondare
una dopo l’altra tutte le nostre debolezze di specie.
Comprendo benissimo che un conto è parlare in senso astratto e generale e un altro è
quando le cose ci toccano personalmente, e spero non me ne vogliate per le mie
osservazioni macroscopiche che necessiterebbero di maggior spazio radio per