maggiore; inventava armi che non dovessero essere lanciate o usate a mano: inventava i
veleni, le sostanze chimiche e nuovi piani di attacco.
E man mano che debellava un problema, lui con la sua folle stupidità ne creava uno o più
di uno di nuovi: morti i serpenti, nascono i topi; morte le rondini proliferano gli insetti, e così
via.
Sempre più stupido di figlio in figlio, creato il denaro, uno dei suoi tanti limiti, decise di
impegnarlo in un modo nuovo per permettere agli elementi più primitivi della società
umana di riuscire ancora a sognare.
Si ebbe la vendita di paradisi artificiali, un modo come un altro per eliminare coloro che
ancora dotati di sentimento non avrebbero potuto seguire i meravigliosi progressi della
massa e avrebbero tenuto più basso il nome dell’umanità.
In nome di quel potere che si era creato l’uomo ansioso di dominare non solo i suoi fratelli
ma anche i suoi stessi figli e genitori, aspirava a ottenere il massimo di ricchezze
vendendo per pochi soldi la vita altrui e l’altrui intimità.
Dopo la schiavitù, che finse di eliminare generosamente, dopo il razzismo e dopo la
motorizzazione, arrivò ben presto il computer: l’uomo troppo pigro e sempre alla ricerca di
piaceri non voleva lavorare, ma solo arricchire, dominare, godere, e per arricchire era
necessario anche avere poche spese: con il computer le spese aerano ridotte all’osso:
non più segretarie, non più agende, non più disegni che facessero perdere le ore e intanto
un maggior numero di alienati da riprimitivizzare ed eliminare con l’offerta di droghe e con
pubblicità distruttive.
E ancor avanti. Ancora alla caccia del potere. L’uomo voleva arrivare a una supremazia
assoluta e perciò non si fermava davanti a niente, nemmeno davanti alla vita dei suoi
simili.
E così all’interno della specie, c’erano grandi e violente lotte dalle quali,tramite una serie
di scavalcamenti, uno solo avrebbe dominato tutto. Per arrivare a questo era necessario
combattere grandi guerre che però lasciavano perplessi coloro che erano già stati
scavalcati e che si erano arresi alle loro mediocri situazioni: un conflitto del genere
proposto, avrebbe causato troppe vittime e soddisfatto ben pochi potenti, ma nonostante
la tensione d’equilibrio causata dalla parità di forze delle varie potenze, si arrivò ad un
conflitto termonucleare di grande portata: saltarono uno dopo l’altro i Paesi, i continenti e
su di essi si spense la vita umana e purtroppo ogni altra forma di vita: tutto era squallore,
desolazione, corruzione, putrefazione, fumo acre, resti bruciati e le case, si, le case!,
finalmente non erano più dei limiti nelle condizioni in cui si trovavano ora: Ogni opera
dell’uomo era distrutta, ogni sua follia era stata spazzata via, annientata con la sua morte:
dell’uomo era rimasta solo una donna gravida e nient’altro. Una donna sofferente, nuda,
senza altro scopo che suo figlio, così come era stato per Madre Natura.
Madre Natura, dopo questa dolorosa disfatta, per quanto vecchia e ferita nel corpo e nel
cuore, con grande coraggio alzò faticosamente la possente mole del suo capo e
rantolando guardò il disastro subito per avere amato. Si sostenne faticosamente con le